Il marmo e gli strumenti della scultura – Gli utensili per la scultura

Tralasciando i trapani a mano, che sono stati soppiantati nella pratica quotidiana da quelli elettrici, e che esercitano un’azione abrasiva, la categoria più importante di utensili per scolpire è senz’altro quella dei ferri cosiddetti da intaglio.

Sono attrezzi d’acciaio che devono essere fucinati e temperati secondo un procedimento che tratteremo più avanti.

Tali strumenti sono diversi a seconda che servano a sbozzare, modellare oppure a rifinire una scultura.

fig.2

Un ruolo importante spetta al mazzuolo (fig 1); esso si differenzia dalle normali mazzette (fig. 2) d’acciaio temperato presenti sul mercato perché ha la testa di ferro ed il manico più corto e cilindrico.Questa differenza, che può sembrare di poco conto, è invece significativa, poiché durante il lavoro i colpi risultano più “morbidi” e maggiormente controllabili.

 

 

 

 

 

 

Dovendo trattare degli strumenti in modo dettagliato per prima cosa è opportuno distinguere:

 LE  TRE  PARTI  CHE  COMPONGONO  GLI  UTENSILI  DA  SCULTURA

  •  LA TESTA è quella zona terminale che viene percossa mediante un mazzuolo od una mazzetta; deve avere una forma tronco-conica o meglio “a vaso” al fine di aumentare al massimo l’attrito con il mazzuolo.

E’ utile ricordare che il mazzuolo non deve essere di un’unica misura e peso, infatti, va scelto in funzione della sollecitazione che si vuole ottenere.

  •  IL CORPO o asta è la parte centrale del ferro che viene impugnata; può avere anche sezione cilindrica o quadrata ma, di solito, è ottagonale.

Il diametro varia anche considerevolmente in funzione della maggiore o minore propulsione che deve ricevere; si va da 6/8 mm. per piccoli scalpelli a 14/16 mm. per le subbie più grosse.

La lunghezza varia secondo le preferenze dello scultore, , normalmente si aggira intorno ai 20/25 cm.; possono, talvolta, occorrere utensili particolarmente lunghi, per usi specifici, ad esempio per lavorare nei sottosquadri molto accentuati.

  •  IL TAGLIENTE è senz’altro la parte dell’utensile che caratterizza l’attrezzo, anche nel nome; infatti, sia la testa che il corpo sono praticamente uguali in tutti gli strumenti, ma è la forma del bordo tagliente che evidenzia la differenza d’uso.

Non solo, è il tagliente che lasciando la traccia del suo passaggio sulla materia, rende visibile, in maniera indelebile, le intenzioni dello scultore.

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